Recensioni

“Gabriele Rampino appartiene a quei musicisti che riescono a rendere sonore le immagini e immaginifiche le musiche. Una dote innata, senza dubbio, che si fonda su di un'esperienza robusta e ben diversificata e su seri studi ad ampio spettro. E' dal 2005 che mette al servizio del cinema, ed in particolare del regista Edoardo Winspeare, il suo naturale talento e la colonna sonora di Galantuomini testimonia il suo stato di grazia. Un percorso impregnato di Mediterraneo ottimamente suonato da Gabriele Rampino che tocca dal clarinetto al pianoforte, passando attraverso il bandoneon, le percussioni, le tastiere ed l'armeno duduk... Il gruppo conferisce un ulteriore valore aggiunto all'intera opera e distilla una musica calda, corposa, ricca di lirismo. Rampino ha saputo, ancora una volta, creare delle melodie sempiterne, a volte ancestrali, mutuate dalle tradizione popolare, senza schemi precostituiti. Un lavoro di ricerca e di composizione magistralmente eseguito” (Alceste Ayroldi, Jazzitalia, marzo 2009)

“Una vera e propria musica da crocevia. In essa si incrociano istanze, esigenze, desideri e sogni distanti che profumano di terre lontane e di idee esotiche...Negli arabeschi sonori creati da Rampino ci si sente un che di antico e un che di nuovo. C'è il sapore della terra salentina, generoso come un vino rosso rubino, che pulsa nelle percussioni, che innerva i non pochi abbandoni ad idee popolari e che ribadisce il forte legame dell'autore con la propria heimat, con quella Puglia così aspra eppure incredibilmente così madre e così amante. E c'è allo stesso tempo, la gentilezza del sospiro jazz che ricorda Piazzolla con inesausta malinconia....Rampino non si è limitato a comporre musica per un film. Ha straordinariamente composto musica con il film e con la materia di cui esso è costituito...In questa restituita nobiltà del comporre musica applicata sta, forse, l'aspetto commovente di questi brani che chiedono a gran voce un loro spazio nello scaffale di ogni amante della musica per film” (Alessandro Izzi, Close-up, gennaio 2009)

“lo sguardo aperto al jazz, alla musica contemporanea ed alle contaminazioni etno-world...lo score composto da Rampino è ricco di suggestioni etno-salentine...musica di salentina di forte impatto ma senza essere costretta al clichè della world music del territorio” (Luigi Lozzi, Audioreview, gennaio 2009)

“un viaggio in cui i suoni prendono forma, si colorano, si trasformano in personaggi che narrano una storia, fatta di piombo, di sole, di lotta, d’amore, di vita...ci sono momenti in cui il film è dentro la colonna sonora, e i suoni, la musica, le parole sono così intimamente connessi tra loro che non è possibile separare un elemento dall’altro...il film racconta la storia d'amore impossibile tra un uomo di legge e una donna della malavita, il difficile equilibrio tra ciò che sentiamo di voler fare, e ciò che è giusto...un nodo amaro che suona come una danza, un tango, reso perfettamente dalla musica di Rampino che sa raccontare la tenerezza di una madre, e la ferocia di un mondo in cui di galantuomini forse non ne restano” (Luca Villari, Colonne Sonore, dicembre 2008)

“sorretto dall’originale ed avvolgente colonna sonora di Gabriele Rampino, Galantuomini è cinema vitale e necessario” (Francesco Puma, reVision, dicembre 2008)

"Perché il tutto apparisse ancora più reale e radicato nel sud del sud, Winspeare affida la colonna sonora a Gabriele Rampino che si concentra sui suoni, sui colori e sui sapori della sua terra e li tramuta in musica. Sfruttando la matrice folkloristica salentina e l’ambientazione vagamente noir del film, il compositore leccese gioca con una gamma chiaroscura di strumenti – clarinetto, pianoforte, percussioni, tastiere, bandoneon, duduk – per dare origine a composizioni che guardano al passato e alla tradizione popolare con un occhio rivolto al futuro. appare chiaro che dietro la realizzazione dello score ci sia un minuzioso lavoro di ricerca che, aggiunto alla naturale tendenza di Rampino alla sperimentazione, si traduce su lunga distanza in un’opera complessa, ispirata e suggestiva." (MyMovies, dicembre 2008)

“credo che quella realizzata da Gabriele Rampino per questo film sia la più bella colonna sonora scritta negli ultimi anni. Gabriele è stato bravissimo nel toccare le radici della musica popolare salentina senza cadere nel cliché” (Edoardo Winspeare, novembre 2008)

“musica di voci di una terra ampia e lontana” (Brest, Ciao.it)

“scalino dopo scalino, con la colonna sonora di un eccelso Gabriele Rampino, sei incerto sul giudizio da dare al film. Fino a quando non arrivi a casa, con il leitmotiv del film in testa, e l’ultimo primo piano della protagonista, Lucia, che se ne va. Camminando. Nella tua memoria” (Giorgio Damato, Il Cannocchiale, novembre 2008)

“colonna sonora veramente stupenda” (Salentowebtv, novembre 2008)

“l’opera ha una sincerità profonda, coadiuvata da una colonna sonora intensa e suggestiva composta da Gabriele Rampino” (Ilario Pieri, Frameonline, novembre 2008)

“uso vibrante della musica, con una colonna sonora ricca e straripante” (Franco Montini, Fice, novembre 2008)

“una musica originale che non è arrangiamento, ma tema, idea di scrittura che si annida e annoda con la musicalità visuale del mélo-noir...Gabriele Rampino, compositore e avvocato, realizza la colonna sonora di un recente corto dell'amico "Il Primo Anniversario (Le Cadeau d'Anniversaire)", commissionato dalla notissima maison francese Louis Vuitton. Ora la collaborazione continua con questo lungometraggio che vede il battesimo di Winspeare alla regia con degli attori professionisti tutti di prim'ordine e Rampino che costruisce ad hoc una trama e un ordito che fa suscitare immediatamente due sensazioni: i due o sono fuori di testa o sono geni. Noi propendiamo per la seconda. Ne sentiremo molto parlare” (Benedetta Scatafassi, E-zine, ottobre 2008)